Come creare pensieri potenzianti
Qui ti spiego come ho imparato a creare pensieri potenzianti correndo: no, non perchè sono multitasking, ma perchè mi è successo davvero e credo possa esserti utile.
Spesso mi capita di leggere che molti scrittori e cantanti hanno sempre con loro un taccuino per annotare pensieri e parole vari. Per non perdere il filo, insomma. E anche che se vanno a fare sport o altre attività dove scrivere è un po’ complicato, si portano il registratore per non perdere niente.
Perché le idee, se non le prendi al volo, se ne vanno. Eh già.
Ti è mai successo di avere un’idea, e poco dopo era già svanita? O peggio ancora, di vederla realizzata da qualcun’altra?
No, non voglio fare la scrittrice o la cantante (anche se, mai dire mai!), ti sto raccontando questa cosa perché nelle ultime settimane mi ritrovo spesso a rincorrere le idee, mentre corro. E no, non in senso figurato, ma per davvero.
I pensieri senza azioni sono solo fantasie
Ebbene si, un po’ di tempo fa ho deciso di ricominciare a correre e rimettermi un po’ in forma dopo tanto (troppo) tempo in cui sono stata ferma. Negli ultimi anni ci avevo già provato altre volte, ma con pochi risultati, semplicemente perché non era il momento giusto per me per dedicare delle energie anche a questo.
Non che la cosa mi facesse stare bene, ma me ne sono fatta una ragione e ho lavorato sull’accettare quella situazione e lavorare sulle mie reali priorità di quel momento.
In questo periodo invece mi sono sentita pronta e così ho ripreso la tabella di allenamento che avevo trovato tempo fa su internet e mi sono decisa a ricominciare. Ma, attenzione, il punto qui non è la corsa.
Dopo 2 anni, ho corso di nuovo i miei primi 5 km quindi avrei poco da vantarmi, c’è chi corre sul serio e che può citare risultati più interessanti dei miei. Però in queste 3 settimane è successo qualcosa di interessante:
- mi sono organizzata per mantenere la costanza di tre allenamenti a settimana e quell’appuntamento è diventato piano piano una necessità fisica e mentale, è diventato il mio momento tutto per me. E chi l’avrebbe mai detto? Io che mi sentivo ormai Miss Pigrizia e la Regina del Divano, improvvisamente ho VOGLIA di andare a correre? Wow.
- Quando si dice “crea il tuo circolo virtuoso”. Il punto è uno solo: COMINCIARE.
“Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo”
.Lao Tzu.
Questa frase la conosco da una vita, ma metterla in pratica non è sempre così semplice.
Io ho iniziato davvero con il primo passo, ho preso un allenamento “da principiante” anche se i miei neuroni orgogliosi mi dicevano “ma tu non sei una principiante, hai sempre fatto tanto sport, vai avanti!”.
Invece ho proprio voluto ricominciare da zero, seguire le regole e dimostrare a me stessa che ce la potevo fare, che potevo vincere sulla fatica.
Ecco quindi cosa voglio condividere con te, cosa ho imparato da queste tre settimane di allenamento, ora che ho raggiunto il primo obiettivo che mi ero prefissata, i primi 5 km:
- Ragiona per piccoli obiettivi. In passato ho fatto spesso l’errore, quando ricominciavo a fare sport, di arrivare al limite, allo stremo delle forze. In realtà non serviva a niente, se non a bloccarmi nei giorni dopo e sentirmi frustrata. Stavolta ho “pianificato” l’obiettivo, proprio come faccio nel lavoro. Così ad ogni allenamento avevo un piccolo step da raggiungere: quantificabile, fattibile e ogni volta un po’ più grande, per cui anche motivante. Hai mai provato a suddividere il tuo grande obiettivo in tanti piccoli passi?
- Attenzione ai pensieri. Ogni allenamento mi rendevo conto che era più una lotta contro i miei pensieri negativi che contro qualcosa di reale. Quando facevo fatica la mente diceva: “lascia perdere, puoi fermarti, non devi mica dirlo a qualcuno.” E lì invece mi creavo da sola i cori da stadio nella testa, ripetendomi che stavo andando bene, che ce la potevo fare, che non avrei mollato per nessun motivo. E ogni volta che finivo l’allenamento, mi stupivo del risultato e ringraziavo quel coro di pensieri. E tu, ringrazi mai te stesso per quello che fai quando raggiungi un obiettivo?
“Per quanto lento tu possa correre, sarai sempre più veloce di chi resta sul divano”
- Allena anche il tuo stato di presenza. Spesso mentre corro mi accorgo, dopo un po’, di essermi persa dietro a qualche pensiero. E’ vero, succede, ma in quel momento mi sto perdendo tutto ciò che mi circonda, e soprattutto le idee che sono nell’aria. Spesso mi è capitato infatti che, mentre mi concentravo sull’essere presente a me stessa, a come poggiavo i piedi per terra e a come respiravo, arrivasse un’idea, proprio quella che stavo cercando qualche ora prima nel lavoro.
E’ come se lo stato di presenza creasse una connessione con la realtà e, se sei pronto a coglierle, le idee e le ispirazioni arrivano. Questo articolo, per esempio, mi è venuto in mente ieri sera mentre correvo. E purtroppo non avevo con me nulla per prendere nota, così appena mi sono fermata ho annotato i concetti che ricordavo. Certo, nella testa era molto meglio, fluido e perfetto, ma ormai quel flusso perfetto, se ne era andato. La prossima volta mi farò trovare pronta!
A te è mai capitato di avere un’idea o un’intuizione, di dire “dopo me la segno” e invece quando poi volevi scriverla l’idea non c’era più, o non era comunque perfetta come quando l’avevi pensata?
Tutte queste valutazioni mi hanno permesso di focalizzarmi su una domanda, un problema che voglio risolvere, un progetto per cui voglio trovare una soluzione. Penso alla domanda e poi vado a correre, semplicemente stando in ascolto.
E quando mi dimentico di essere presente a me stessa, riguardo sempre questo video e mi ripeto: BUTTA LA SPAZZATURA! (funziona sempre, anche se l’ho visto centinaia di volte)
La cosa bella è che puoi applicare anche tu questi semplici concetti, anche se non vai a correre. Trova qualche minuto per staccare, uscire di casa e fare una camminata, rimanendo in ascolto delle idee che sono nell’aria. Entra in contatto con te stessa, con il mondo intorno a te e con l’ispirazione.
E se invece vai a correre, ti auguro di non fare come me, che ogni volta ingoio qualche moscerino. Nessun problema, mi dico, tanto sono tutte proteine! 😉
Cosa fai tu per staccare o per cambiare i pensieri che non ti aiutano?
Scrivimelo nei commenti qui sotto, vediamo quali sono le tecniche più gettonate!
Sara
Sara Ronzoni
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Daniela
Che bello Sara! Io cammino. Cammino a passo veloce. Sola. Con passeggino e bimba al seguito. Ho ricominciato da poco. Ne sentivo davvero il bisogno.
Voglio provare ad iniziare a correre, è già da un po’ che ci penso. Eh niente.. .mi sa che ci provo davvero!
Daniela
Sara Ronzoni
come ti capisco Daniela! Camminare è per me un toccasana, sempre. Svuota la testa, alleggerisce corpo e pensieri.
Quindi buona camminata a te e alla piccola!
Sharon
Io sono proprio come te con lo sport, Esco e mi ammazzo, mi sparo 6 chilometri dopo un anno di fermo e poi per 15gg. non muovo un muscolo dal dolore. So che se voglio riprendere devo fare un passo alla volta 🙂
Concordo appieno sul fatto che uscire serve tantissimo a ossigenare il cervello, io sto cercando di dedicarmi delle pause all’area aperta per staccare dei mille device che si usa per lavoro.
Ho sorriso e amato questa frase del post “Per quanto lento tu possa correre, sarai sempre più veloce di chi resta sul divano”
Sara Ronzoni
Esatto Sharon! un passo alla volta, ma con costanza. Abbiamo ancora da imparare, ma almeno siamo partite e non siamo più sul divano 😉
turkce
Mi accodo a questa domanda. Parli di area privata e di legge sul copyright. Come funziona? Non vorrei creare un prodotto e poi vedere i miei sforzi andare in fumo per della feccia che non ha di meglio da fare. Che poi, io come li posso beccare a distribuire il mio materiale sul web? Maxy Miner Jephum